Clinico : dal greco clinike, arte medica, indica una prassi che racchiude i diversi interventi connessi al curare. Colui/colei che cura. In questo testo è da me utilizzato in senso più ampio come colui/colei che riflette/agisce in un contesto dato per proporre interventi coerenti con la prassi sistemica.
Complessità: la parola complexus descrive ciò che è tenuto assieme per formare un unico tessuto. Diventa così la proposta di un’interconnesione tra linguaggi con cui si possono esprimere le dinamiche delle situazioni e degli eventi nei sistemi naturali e sociali senza pretendere una sintesi semplificata ma tollerando la complementarietà dei punti di vista.
Curiosità: l’atteggiamento di chi guarda, di chi continua a vedere e continua a proporre connessioni tra gli eventi, senza accontentarsi di un’occhiata soltanto, senza immaginare che il rapporto di causa-effetto sia negli eventi stessi.
Informazione: misura della novità di un messaggio, ciò che genera potenziale informativo. Un tipo di scambio comunicativo che conduce a una riduzione dei livelli di incertezza in un sistema e a un possibile cambiamento. Bateson l’ha definita “una differenza che crea una differenza”.
Ipotesi: ogni operazione che unisce insieme due o più unità descrittive basandosi sulle informazioni in proprio possesso. Il punto di partenza di ciascuna investigazione.
Osservazione: la costante operazione di distinzione per definire cosa è figura e cosa è sfondo. L’osservazione non è un fenomeno neutro in quanto non basta osservare, bisogna saper cosa osservare: la teoria precede sempre l’osservazione.
Processi confrontabili: la scelta di aggregare le informazioni che provengono dalla clinica e dalla ricerca sulle diverse situazioni studiate per poter interpretare i dati e fare alcune previsioni. Importante è imparare a ragionare in termini di confronto e collegare tra loro i due sguardi al fine di mettere in piedi un’analisi dialogica.
Recursività: siamo sempre parte dei fenomeni che osserviamo, integralmente coinvolti. Il modo in cui guardiamo contribuisce all’esistere dei fenomeni che guardiamo e alla loro evoluzione. Una risorsa riflessiva diventa il punto centrale dello sviluppo dei sistemi.
Responsabilità: essere responsabili (abili a rispondere) significa essere consapevoli dei molteplici punti di vista implicati nell’esperienza e poter rispondere a essi sapendo che nessuna scelta mette al riparo dalla responsabilità delle sue conseguenze. Il concetto diventa imprescindibile se si considera la realtà come “costruita” nell’interazione, attraverso la messa in comune dei significati.
Ricerca: “Ricerca” è il nome di una classe di attività che include vari membri (coloro che la progettano, chi somministra le prove, chi quantifica i risultati, chi trae le conclusioni, i soggetti implicati…), varie operazioni (scegliere un argomento, ricercare e raccogliere la bibliografia esistente, disegnare un progetto di ricerca, stabilirne le diverse fasi, scegliere le prove da somministrare, raccogliere e analizzare i dati, interpretarli e organizzarli….), vari tempi. Si tratta di un processo di secondo ordine in quanto implica una costante riflessione sulle premesse e sulle operazioni che si intende mettere in atto e che si sono già eseguite; un processo di riflessione sulla metodologia stessa.
Ricerca qualitativa: indagare in maniera fenomenologia nel tentativo di comprendere il significato di eventi, azioni, interazioni che accadono naturalmente all’interno di un contesto, tenendo conto del punto di vista dei soggetti implicati
Ricercatore: tutti coloro che non pretendono di spiegare il reale ma di rispondere ad alcuni interrogativi sul reale attraverso teorie locali, temporalmente definite che non abbiano valore oggettivo. Anche un clinico in questo senso è un ricercatore.
Unità di analisi: l’unità che si prende in considerazione dipende dallo scopo della ricerca. In questo libro l’obiettivo è quello di mostrare metodologie di ricerca in grado di rendere ragione della natura relazionale della famiglia e della coppia così come della terapia. Lo studio di questi aspetti riguarda contemporaneamente più livelli di analisi: individuale, diadico, triadico, sempre mettendo l’osservatore all’interno del processo.